Paolo Uccello - S.Giorgio e il drago
S.Giorgio è onorato anche dai mussulmani che gli riconoscono l'appellativo di profeta,
e per l'appunto è venerato da entrambe le etnie religiose(cristiani e mussulmani).
Sebbene S.Giorgio visse quattro secoli prima della nascita dell'islam,la
sua fama in Palestina era sempre viva nel VII secolo,tanto che la sua salma fu
portata nel paese in cui era cresciuto(Lad)l'odierna(Lydda) in territorio
israeliano.La sua tomba divenne metà di pellegrinaggio;e oggi nello stesso luogo di
sepoltura del santo,sorge una chiesa ortodossa,costruita a fianco di una
moschea,anch'essa dedicata a S.Giorgio.Questo inciso preambolo su S.Giorgio al fine
di delineare la strana combinazione della "triade"composta dal santo,dalla bella
fanciulla vergine e dal bestione,ossia il "dragone";-metafora -e simboli- che
toccano il "nervo scoperto"del contemporaneo,in uno stato di alta tensione,dove per
il santo ci sta una nuova integrità religiosa,dove per la bella ci sta una nuova
visione del femminile;ed infine per la "bestia",non ci sta ne
--CONSUMISMO--ne--TOTALITARISMO--.Tutto questo in questa "pittura-fumettata-" tratta
dalla celebre tavola di Paolo Uccello del Jacquemart -André musee di Parigi
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